Le chitarre originali dell' 800 ed il loro repertorio

Mostra e conferenza tenuta da Stefano Magliaro

L’appuntamento e’articolato in due momenti distinti, da tenersi nel corso di un’unica giornata:

Mostra di chitarre storiche originali (circa dodici strumenti dei liutai più importanti dei primi dell’Ottocento) che potrà essere visitabile per l’intera giornata;

Conferenza-concerto della durata di due ore circa, durante la quale verranno illustrati i singoli strumenti e confrontate le loro caratteristiche  sonore.

Si sottolinea l’alto profilo culturale della manifestazione che riunendo in un unico ambito strumenti che hanno rappresentato l’apice costruttivo della liuteria della chitarra nella prima metà del secolo XIX permette di poterne gustare le differenti peculiarità sonore.

Presentazione storica

Le molteplici radici culturali delle nazioni Europee unite a forti spinte egemoniche e ad inarrestabili esigenze di identità nazionale, hanno dato luogo a tutti quegli avvenimenti della storia europea a partire dalla rivoluzione francese e per buona parte dell’Ottocento. In una Europa così socialmente complessa e ben lontana dalla globalizzazione, le differenze geografiche assumevano un peso rilevante nelle espressioni umane e principalmente in quelle artistiche. Nella musica i vari stili (francese, italiano etc) ancora coesistevano in una situazione che andava rapidamente evolvendo. Questo periodo di grande fermento vede la modificazione di vari strumenti musicali, tra questi la chitarra è forse quella che più ha risentito delle trasformazioni in atto i questo periodo. Strumento ancora giovane nella sua codificazione esacorde con corde semplici e con l’attuale accordatura, la chitarra assumeva forme costruttive diverse a seconda il paese di costruzione. Questo, ovviamente, comportava evidenti differenze nelle caratteristiche sonore dei vari modelli di strumenti, e ciò ha  inevitabilmente portato i compositori di quel periodo (per la maggioranza chitarristi ed esecutori delle proprie opere) ad operare le loro scelte compositive anche in funzione dello strumento a disposizione e spesso a proporre ai costruttori , modifiche  agli strumenti per meglio esprimere il loro linguaggio musicale. Questa sinergia tra liutaio esecutore e compositore, che è il fulcro  per l’evoluzione di tutto linguaggio musicale, ha caratterizzato l’esistenza della chitarra nel periodo preromantico e romantico. Durante l’incontro si vuole evidenziare questo stretto rapporto tra compositore, opera e strumento. saranno presenti alcuni dei modelli più importanti di strumenti di liutai ottocenteschi: Lyra Blaise; Lacote; G.Fabricatore; A.Guadagnini; M. Benedid; L.Panormo; De Santis (7 corde); Rudloff; Ballarini. L’esecuzione con chitarre per le quali le composizioni furono pensate, è un modo per riscoprire alcuni significati intrinsechi di quella musica, che altrimenti andrebbero perduti.

Stefano Magliaro

STEFANO MAGLIARO

Stefano Magliaro ha iniziato giovanissimo lo studio della chitarra e si è diplomato precocemente, a pieni voti, presso il Conservatorio di Musica “A.Casella” de L’Aquila sotto la guida del M° A.Ferraro. Allievo del Maestro A.Diaz nell’ambito dei corsi di perfezionamento di Alessandria, ha partecipato ai corsi dell’Accademia Chigiana di Siena.
Si dedica da oltre un trentennio all’approfondimento stilistico e strumentale del repertorio chitarristico del primo Ottocento ed alla ricerca e riscoperta di opere solistiche e cameristiche dimenticate di tale periodo, che ripropone in edizione moderna.
Oltre al necessario approfondimento teorico, essenziale per affrontare la prassi esecutiva del primo Ottocento, egli deve molto alla formazione ricevuta da importanti musicisti, specialisti nell’esecuzione filologica dei quali ha frequentato corsi o seminari.
Nell’intensa attività concertistica che svolge come solista propone interpretazioni di brani spesso inediti, realizzate con strumenti d’epoca. Numerose le sue collaborazioni con orchestre da camera, con le quali ha suonato praticamente tutti i più importanti concerti per chitarra e orchestra del periodo classico (il “Gruppo Musica ricerca” di Roma; l’Orchestra “A. Scarlatti” di Napoli; l’Orchestra“I Cameristi della Tuscia”; l’Orchestra Filarmonica di Roma; l’Orchestra “Euterpe” di Vibo Valentia). Ha affrontato repertorio da camera esibendosi in svariate formazioni e collabora stabilmente in duo con Violino, Viola, Fortepiano e Soprano. Nel 1993 ha fondato il Trio”Louis Panormo” (Violino Viola e Chitarra) con il quale ha svolto una costante attività fino all’anno 2003. Dal 1986 al 1989 è stato docente dei corsi estivi di perfezionamento “Città di Nicotera”, e dal 1998 docente del corso di Chitarra dell’Ottocento nell’ambito dei corsi di perfezionamento di Bagno di Romagna. E’ titolare della classe di Chitarra presso il Conservatorio Statale di Musica Ottorino Respighi di Latina.

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